Fino a tre settimane fa l’euforia era all’apice, tutto sembrava facile. Tre vittorie consecutive in campionato, la condivisione del primo posto in classifica con il Barcellona, la goleada in Europa League contro il Rosenberg. Tutto perfetto. Nel giro di 20 giorni tutto è cambiato, prima la sconfitta casalinga contro il Real Madrid che in un certo modo ci può anche stare, subito dopo la disfatta di Valencia contro il neo promosso Levante e per ultimo la dolorosa sconfitta, forse anche immeritata, tra le mura amiche di Anoeta contro il nuovo Valencia di Marcelino. Tre partite, tre sconfitte, nove reti subite e due fatte. Dal paradiso all’inferno in pochi giorni, ma questo è il calcio. Bisogna ammettere che arbitraggi e infortuni soprattutto per quanto riguarda la difesa non ci hanno aiutati. Si sente molto l’assenza di Inigo, che aggiunta a quella di Navas e Carlos Martinez di certo non aiuta. Ora ci aspettano due match fondamentali soprattutto per il morale. Giovedì abbiamo la seconda partita di Europa League contro il temutissimo Zenit di Mancini e domenica l’incontro tra le mura amiche con il sorprendente Real Betis attualmente quarto in classifica. Ora è il momento di tirare fuori le unghie e farsi valere. Basta piangersi addosso. Aupa la Real!