Cosa significa essere della REAL

Ieri sera ad Anoeta non si è solo disputata una partita di calcio. Ieri undici giocatori sono scesi in campo dimostrando di essere prima di tutto uomini. Di provare sentimenti. Di appartenere a qualcosa. Gente come Xabi Prieto, realista da una vita. Gente come Aritz che dopo aver segnato mostra il suo viscerale amore per questa maglia. Gente come Agirretxe che da quasi due stagioni lotta per tornare in campo. Gente come Oyarzabal, che nonostante le mille sirene di mercato, ci mette l’anima in ogni match. Gente come Odriozola che cavalca come un ossesso per la sua fascia. Gente come Willian José che non smette mai di segnare. Gente come Rulli che nonostante le ultime prestazioni fa autocritica. Potrei andare avanti ancora elencando tutta la rosa…  Si può crescere, maturare e consolidarsi a Zubieta, e dopo aspirare anche a qualcosa di più grande. Ma sempre nel rispetto, nella riconoscenza e nell’affetto verso questi colori. Rispetto, riconoscenza e affetto che tu non hai mai avuto in questi 13 anni. Aupa la Real!

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